haiku di Eufemia
foglie di bambù
galleggiano sul fiume -
luci di carta
*
Eufemia
Immagine e spiegazioni da Le Nuvole di Tokio
Il bambù è considerato il simbolo principale del Tanabata. È possibile trovare le sue canne ornare gli usci delle abitazioni, mentre in alcune regioni, le foglie vengono fatte galleggiare sui fiumi insieme a lanterne di carta.
haiku di Eufemia
sotto i sakura
lanterne illuminano
un vecchio solo
*
Eufemia
Haiku pubblicato sulle due bellissime pagine Facebook
Haiku Antichi e NON e Nuvole di Tokyo
katauta di Eufemia
- foto Haiku Antichi e NON -
s’eclissa il sole
nell’ultimo solstizio -
addio ciliegi in fiore
*
Eufemia
katauta ispirato all’haiku
HAIKU ANTICHI:
“in questo giorno
che tramonta
sono caduti i fiori di ciliegio”
(Miura Chora 1729-1780)
(dalla pagina Haiku Antichi e NON)
senryu di Eufemia
ascolta il Kami*
tra le mura del tempio -
un desiderio
*
Eufemia
Gli Ema vengono appesi fuori dai templi, lì dove i Kami (spiriti
o divinità) possono leggerli. Solitamente hanno la forma di un
pentagono e sopra vi sono impresse diverse immagini da animali sino ad
icone shintoiste. Inoltre molto spesso è facile trovare su scritto la
parola negai (願意) che significa desiderio.
haiku di Eufemia
- nell’immagine da Nuvole di Tokyo, ema giapponese -
una preghiera
tra fiori di ciliegio -
segni nel vento
*
Eufemia
Gli ema (絵馬 Ema?) sono piccole tavolette di legno su cui i credenti shintoisti scrivono preghiere o desideri. Gli ema vengono lasciati appesi nei templi, dove i kami (spiriti o dei) li possono leggere.
katauta di Eufemia
-
immagine da Le Nuvole di Tokyo -
petali e ombrelli -
fiori di carta e bambu
caduti sul kimono
*
Eufemia
Il Wagasa “和伞”, l’ombrello tradizionale giapponese a base di bambù e washi (carta giapponese)
haiku di Eufemia
-
immagine da Le Nuvole di Tokyo”
volto dipinto
del color della Luna -
quel che resta è ombra *
*
Eufemia
dal film Memorie di una Geisha “Lei si dipinge il viso per nascondere il viso. I suoi occhi sono acqua profonda. Non è per una geisha desiderare. Non è per una geisha provare sentimenti. La geisha è un’artista del mondo, che fluttua, danza, canta, vi intrattiene. Tutto quello che volete. Il resto è ombra. Il resto è segreto”.
senryu di Eufemia
insegue l’occhio
un punto indefinito -
la via dell’arco*
*
Eufemia
La via dell’arco, ovvero il Il Kyudo (弓道), arte marziale giapponese; l’arco e la spada lunga erano le armi dei nobili e loro vassalli e samurai; i soldati comuni usavano la lancia e la spada corta.
- immagine tratta da Le Nuvole di Tokyo -
katauta di Eufemia
- immagine tratta da Geisha moment -
il vecchio e il nuovo
antiche tradizioni -
il tempo della Geishe
*
Eufemia
băishù di Eufemia
- immagine tratta da Geisha moment -
tra i fiumi del piacere
si mescolano odori antichi -
profumo d’oppio e di tè
nelle stanze, eco d’oblio
*
Eufemia
senryu di Eufemia
- immagine tratta da Riverberi di sogni in frammenti di vita-
volto senza occhi
l’anima è silenziosa -
parole mute
*
Eufemia
haiku di Eufemia
fiore caduto
in solitaria attesa-
un piatto vuoto
*
Eufemia
senryu di Eufemia – Kyudo, il tiro con l’arco
osserva l’occhio
l’invisibile centro
punto d’arrivo*
*
Eufemia
(il satori, ovvero l’illuminazione, nella disciplina zen è il punto d’arrivo)
Grazie allo stato di completa indifferenza e calma che riuscivano a raggiungete, i guerrieri etano in grado di tirare con l’arco con la massima precisione anche nel caos della battaglia. Proptio come nello Zen, il kyudoka mirerà a raggiungere la perfezione armoniosa senza utilizzate la logica e la razionalità, ma puntando sulla rivelazione che nasce dalla meditazione.
L’arco e la freccia divengono qualcosa di più che semplici strumenti o armi: divengono un tutt’uno con il corpo dell’arciere, vere e proprie appendici del kyudoka nelle cui mani l’arco si tende, proiettando lo spirito verso l’illuminazione, il satori.
Kyudo
“Il segreto del kyudo e racchiuso nella sua disciplina: un buon tiratore è colui che mentalmente raggiunge il centro del bersaglio prima della sua freccia”.
li kyudo si e sviluppato partendo da due stili tradizionali: kishakei, che prevede il tiro effettuato da un arciere a cavallo, conosciuto comunemente oggi come reishakei o stile cerimoniale, e bushakei, lo stile di tiro con l’arco de soldato a piedi.
Grazie allo stato di completa indifferenza e calma che riuscivano a raggiungete, i guerrieri etano in grado di tirare con l’arco con la massima precisione anche nel caos della battaglia. Proptio come nello Zen, il kyudoka mirerà a raggiungere la perfezione armoniosa senza utilizzate la logica e la razionalità, ma puntando sulla rivelazione che nasce dalla meditazione.
L’arco e la freccia divengono qualcosa di più che semplici strumenti o armi: divengono un tutt’uno con il corpo dell’arciere, vere e proprie appendici del kyudoka nelle cui mani l’arco si tende, proiettando lo spirito verso l’illuminazione, il satori.
Kyudo
“Il segreto del kyudo e racchiuso nella sua disciplina: un buon tiratore è colui che mentalmente raggiunge il centro del bersaglio prima della sua freccia”.
li kyudo si e sviluppato partendo da due stili tradizionali: kishakei, che prevede il tiro effettuato da un arciere a cavallo, conosciuto comunemente oggi come reishakei o stile cerimoniale, e bushakei, lo stile di tiro con l’arco de soldato a piedi.
senryu di Eufemia
tesse il destino
invisibi fili
legami eterni
*
Eufemia
Una leggenda giapponese narra che ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona a noi affine. Le anime, così unite, sono destinate ad incontrarsi, non importa il tempo che dovrà trascorrere, le circostanze o le distanze che le separano: il filo non si spezzerà mai, poiché non si puo’ sfuggire al destino. —
sedoka di Eufemia
luna, ti ho vista
celata dietro al velo,
dissolto tra le nubi
vai scomparendo,
tra le costellazioni
e sentieri di stelle
*
Eufemia
Immagine da Le Nuvole di Tokyo
Sedoka pubblicato sulle Nuvole di Tokyo qua
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