Il cielo è oscuro
son finite le stelle
luna velata
dall'oscuro mantello
senza nessun diadema
Soffierà il vento
impetuoso e nemico
dai porti grigi
molte navi isseranno
la bianca vela al sole
Addio ai miei giorni
addio ai boschi e alle foglie
tutto tramonta:
si mescolano le onde
alla pioggia che cade
**
Eufemia
Poesia scritta sulla musica "Canto di Legolas"
qua
Nell'immagine "Pereldar" di Cesarina Ciotti
Questa poesia sarà inserita nel libro "L'antica pergamena" dedicato al mondo di Tolkien, libro a 4 mani scritto con Fabrizio Corselli. Per un'anteprima cliccare qua
giovedì 12 gennaio 2012
Canto di Legolas
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#5
15:36, 18 maggio, 2011
E' bellissimo, Eu! E la lettura lettura in chiave metaforica lo rende ancora più intenso, più struggente. Brava e complimenti anche per il libro a 4 mani scritto con Fabrizio. Il vostro connubio artistico è straordinario!
Baci
Flavia
Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente FlaviaFra
#4
09:49, 16 maggio, 2011
Eufemia, la tua sensibilità e bellezza interiore non hanno paragoni!
Sono rimasta folgorata. Renga magnifico.
Il libro è già in vendita? Non voglio assolutamente perdermelo.
Un bacio
avatar utente anonimo
#3
21:17, 15 maggio, 2011
Dei versi stupendi tristi.....una partenza per sempre....gli addii sono sempre dolorosi.....Un renga da applauso
Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente jalesh
#2
20:20, 15 maggio, 2011
Ciao Lu
sì hai ragione, è un addio per sempre alla terra dove per intere ere hanno vissuto elfi e umani, in perfetta sintonia. Poi un giorno arrivò un signore oscuro che cancellò tutti i sogni, l'amore, l'amicizia, tutto....Ho interpretato anni fa questo bellissimo dipinto di Cesy, ma oggi ripensando ai nostri "addii", ho pensato che tutto potesse essere letto in chiave metaforica. Ti scrivo la canzone dei Myrddin, è bellissima
Canto di LEGOLAS
...mare! Al mare!
Bianchi gabbiani chiamano...
soffia il vento,
le bianche schiume danzano;
a levante sta il sole tramontando.
Nave grigia voci stanno chiamando:
lascerò i boschi ove siam nati,
stan finendo quasi tutti i nostri giorni.
Io traverserò da solo i flutti,
lunghe onde sull’ultima spiaggia,
dolce l’Isola Perduta che mi chiama...
Verso Eressea elfica dimora
Che mai nessuno scoprire potrà
Ove non cadon le foglie:
terra della mia gente sarà per sempre.
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#1
19:25, 15 maggio, 2011
Il tuo renga, sarà la mausica, sarà che mi ha colpito molto subito l'immagine bellissima di Cesarina che hai postato, lo trovo bellissimo. L'interpretazione non è facile. Si legge malinconia e tristezza, si legge amarezza e la consapovelozza che è finita.... e che un altro giorno, purtroppo non potrà risolvere il domani. Molto bello davvero! Mi ha colpito molto, insieme allo splendido quadro. Un abbraccio, Lucia
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