giovedì 5 gennaio 2012

Wind il vento della Vita


Non più bambina
velo di giovinezza
candida pelle

passati sono gli anni
giocattoli e sorrisi

Anche le fiabe
che la notte ascoltavi
sono ricordi

fuggiti come un soffio
trasportato dal vento

Malinconica
uno sguardo fanciullo
piccola bocca

le mani ora toccano
i contorni del cuore


**

Eufemia

E guardo a quegli anni con serenità, come se i giorni e le ore fossero state sferzate via da un vento malinconico...

1 commento:

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    Commenti
    #5
    11:13, 02 novembre, 2010

    wow davvero bella
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    #4
    16:52, 24 ottobre, 2010

    In profonda concentrazione leggo questo renga - lo rileggo, mi tuffo nel senso donato e sprofondo anche nei commenti di chi mi ha receduta.

    Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente raggioluminoso
    #3
    22:08, 21 ottobre, 2010

    Non più bambina
    velo di giovinezza
    candida pelle
    passati sono gli anni
    giocattoli e sorrisi
    Si apre con la serena contrapposizione tra il reale e il sogno, tra il vagheggiamento degli anni della fanciullezza e la scoperta del tempo che avanza. In quel “non più bambina” avverto un senso di malinconia e nostalgia che viene accettata senza rimpianto perché l’animo risplende ancora di quegli anni; e quella luce rivive sulla candida pelle. Ma nel quarto e nel quinto verso quella serenità svanisce come quando ci si sveglia in un mondo a cui non vorremmo appartenere: dove sono i giocattoli, dove i sorrisi? Sublime questo coacervo di emozioni e sentimenti, che incendiano l’animo.
    Anche le fiabe
    che la notte ascoltavi
    sono ricordi
    fuggiti come un soffio
    trasportato dal vento
    Il colore nero della tristezza pervade questi cinque versi dove la poesia delle fiabe sfuma nell’alito di vento che fugge via, lontano. I tempi sono oramai fuggiti, per sempre.
    Malinconica
    uno sguardo fanciullo
    piccola bocca
    le mani ora toccano
    i contorni del cuore
    Il non arrendersi vive negli ultimi due versi, di un bagliore e una luce sfolgorante in cui quelle mani abbattono anni, pareti di vetro, sogni, desideri incompiuti e arrivano a toccare il cuore.
    Cara Eufemia, non posso che inchinarmi alla Tua Arte, un’Arte che abbaglia e che emoziona.
    Grandissima poesia!
    Ti abbraccio, Massimo
    Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente maxbunker02
    #2
    19:55, 21 ottobre, 2010

    Cara Eufemia, come hai saputo cogliere bene i tratti dell'adolescenza! Io li ho sotto gli occhi ogni giorno, ed è proprio così! E poi ci sono gli strappi e le riconciliazioni... le fughe dal nido e i ritorni..... Bellissimi versi, brava!
    Un abbraccio
    Flavia
    Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente FlaviaFra
    #1
    08:58, 21 ottobre, 2010


    L'adolenscenza è diversa dall'infanzia. Si comincia a crescere e cominciano i primi problemi di cuore di esistenza in alcuni casi e la serenità di bimba sembra molto lontana...molto bello il tuo renga.
    Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente jalesh

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